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Diesel PreCare: filtrazione evoluta per la cura del motore

Scritto da Redazione | 30/10/2024

I costruttori di macchine mobili, e gli stessi utilizzatori, sanno che la corretta filtrazione del diesel è fondamentale soprattutto a fronte dei motori di ultima generazione, nati in ottemperanza al Tier 5 (la normativa sulle emissioni) che risultano essere maggiormente sensibili ai rischi della contaminazione.

Si stima che circa il 50% della fornitura di combustibile a livello mondiale non sia conforme alle specifiche di pulizia richieste dagli OEM. Eppure, la presenza di contaminazione nel carburante può causare guasti e usura dei componenti e dello stesso motore. Ad esempio, la presenza di acqua nel gasolio, oltre a determinare una cattiva qualità dello stesso, provoca danni, usura ai componenti e il noto fenomeno del "diesel pest". Come fare, quindi, a prendersi cura del diesel e di conseguenza del motore? Per una panoramica completa delle implicazioni della direttiva Tier 5 nella progettazione di macchine, si invita alla lettura di "Tier 5: gli obblighi e le sfide per i costruttori".

Quali sono gli agenti contaminanti? Quali le soluzioni per la filtrazione del diesel? Nell’articolo ne definiamo una panoramica e approfondiamo le applicazioni della linea Diesel PreCare di HYDAC.


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Quali sono i principali contaminanti?


Le principali fonti di contaminazione del gasolio sono:

  1. Acqua, è il problema più frequente. Può essere introdotta nel carburante durante il processo di rifornimento, essere causata dalla condensa che si crea all’interno del serbatoio e, infine, a fronte di procedure di pulizia inadeguate dei sistemi. L’acqua è tra le cause scatenanti del fenomeno diesel pest.
    Nel Diesel si presenta comunemente in tre forme: dissolta, ovvero quando viene assorbita e distribuita molecola per molecola nel carburante; emulsionata, quando piccolissime parti di acqua sono sospese nel carburante; libera, che si trova depositata sul fondo del serbatoio.
  2. Depositi solidi e sporco, come polvere, fuliggine, graniglia e ruggine. Se presenti nel sistema di alimentazione del carburante, provocano l’intasamento di filtri e usura dei diversi componenti del sistema.
  3. Inquinanti organici, come asfaltene e cera di paraffina, sono composti residui del processo di raffinazione. Gli sbalzi di temperatura possono generare nel fondo dei serbatoi una quantità di acqua che dà inizio a una forma di contaminazione da microrganismi, chiamata “peste del diesel”. L’incremento della temperatura è uno dei fattori che accelera la proliferazione batterica: a determinate temperature e in presenza di ossigeno, i microrganismi possono raddoppiare la loro popolazione anche ogni 20 minuti. Se non trattata adeguatamente la contaminazione batterica porta all’intasamento precoce dei filtri e alla compromissione di ogni parte del sistema di alimentazione. Questa problematica è particolarmente sentita in caso di lunghi periodi di inattività delle macchine mobili.

Le soluzioni per la filtrazione del diesel

Come anticipato nell'articolo "L'evoluzione della normativa sull'emissioni delle macchine mobili", nel rispetto della normativa Tier 5 vigente sull’emissioni dei veicoli off road, è utile che il sistema sia dotato dei più evoluti sistemi filtranti per abbattere la contaminazione, ridurre gli interventi di manutenzione, preservare il motore e i componenti del sistema. Anche una semplice cartuccia può, infatti, ovviare ad alcune delle problematiche più comuni per il diesel.

Nella linea Diesel PreCare di HYDAC rientrano diversi componenti sviluppati per filtrare efficientemente il diesel ed eliminare la presenza di acqua.

Da queste premesse sono nate la cartuccia “antibiotica” e il corpo filtro che estende la gamma a 240 lt/h. Soluzioni progettate con l’obiettivo di ottimizzare le criticità tipiche del Diesel, oltre ad allungare la vita del motore e aumentarne le performance, nel rispetto dei requisiti ecologici. Vediamole insieme.

 

1. HYDAC Biomicron®: stop ai filtri in carta con l’elemento filtrante “antibiotico”


Mezzi a noleggio, flotte in leasing, flotte usate stagionalmente e in genere mezzi che stazionano a lungo senza essere utilizzati, o utilizzati in ambienti salini, sono particolarmente soggetti a condense d’acqua.

Questo specifico elemento filtrante è stato studiato e realizzato per filtrare efficientemente il diesel grazie a queste particolari caratteristiche tecniche che ottimizzano le performance di filtrazione: 

  • Elimina la presenza dell’acqua, grazie ad una tecnologia innovativa che sfrutta l’effetto della coalescenza sul lato pulito del setto filtrante. Le gocce d’acqua si depositeranno in un apposito recipiente incorporato nel filtro stesso che, in base al modello, può essere scaricato manualmente o automaticamente. Questo si traduce in efficienza costante per tutto il ciclo di vita della cartuccia. 
  • Abbatte la contaminazione organica. La protezione dall’infestazione di microrganismi è resa possibile dallo speciale materiale filtrante sintetico antibatterico del setto filtrante.
  • Non si satura con l'acqua. Rispetto alle tradizionali cartucce che impiegano setti filtranti in carta, lo speciale setto filtrante non si satura con l’acqua, non si “inzuppa”, e quindi oltre a garantire un’elevata efficienza di separazione assicura performance di lunga durata.
  • Abbatte la contaminazione solida, con gradi di filtrazione: 5, 7, 10 e 30 µ

Questa speciale cartuccia si presta alle tre diverse taglie disponibili dei corpi filtro Diesel PreCare.

 

2. Filtro Diesel Precare 240: il piccolo competitivo fino a 240 lt/h


Il corpo filtro 240 completa la gamma di filtrazione PreCare Diesel di HYDAC. Particolarmente indicato per elevate performance di filtrazione di acqua particolato solido in aspirazione della pompa diesel, ha la caratteristica di mantenere stabile la sua efficienza di filtrazione lungo tutto il ciclo di vita della cartuccia. È dotabile della cartuccia Biomicron®.

Questo filtro ha, inoltre, la peculiarità di essere configurabile con diverse opzioni che meglio soddisfano le esigenze del costruttore e, quindi, del veicolo off road. Tra le quali: 

  • Sistema di riscaldamento automatico. È risaputo, ad esempio, che a basse temperature la paraffina contenuta nel diesel gela, provocando un blocco dell’afflusso di combustibile al motore e intasando il filtro del carburante o i condotti di alimentazione e di iniezione. A tal proposito, per adeguarsi ai climi freddi il filtro può essere dotato di un sistema che riscalda automaticamente il fluido pertanto, necessita di essere mantenuto all’idonea temperatura.
  • By-pass termico, è un ulteriore dotazione, utile alle basse temperature, volta a migliorare le partenze a freddo del veicolo.
  • Sensore acqua “water in fuel”: in un’ottica di macchine sempre più automatizzate, questo sensore è studiato per indicare il livello di acqua depositata nel filtro e permette di intervenire solo ad effettiva necessità.
  • Pompa manuale integrata: per eliminare l’aria durante gli interventi di sostituzione dell’elemento filtrante, questo modello è opzionabile con una pompa elettrica che svolge questa funzione automaticamente.
  • Per le macchine mobili di taglia superiore sono disponibili i modelli HDP 340 e HDP 600 che oltre alle funzionalità dell’elemento Biomicron® aggiungono le potenzialità della pompa integrata

Data la vastità di applicazioni, il filtro è stato disegnato per essere facilmente adattabile ai diversi sistemi-macchina e per questa ragione dispone di diversi adattatori per le connessioni. Inoltre, il filtro è stato implementato con due ulteriori caratteristiche: easy maintenance ed ecologia.  Infatti, è stato progettato anche al fine di rendere facili e veloci gli interventi di sostituzione della cartuccia. Oltre a essere ispezionabile dall’alto, fa si che la sostituzione della cartuccia possa essere effettuata in due passaggi: "svita e sostituisci". Risulta anche ecologico perché la cartuccia non presenta parti metalliche e quindi può essere completamente incenerita.

 

In conclusione, la predisposizione di sistemi di filtrazione del diesel di ultima generazione è alla base del corretto trattamento del carburante che, mantenendosi pulito entro una soglia prestabilita, assicura una vita più lunga al motore e dunque alle macchine mobili. A fronte della direttiva sulle emissioni Tier 5 o Stage V, è necessario provvedere alla pulizia del diesel adottando i corretti sistemi di filtrazione così da ridurre i livelli di contaminazione liquida, solida e organica.

Vuoi approfondire le nuove prospettive per le macchine mobili? Leggi l'articolo  "Tier 5: guida alla riduzione delle emissioni per le macchine mobili.

 

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